“Non voglio uscire!”

Molti bambini e ragazzi, dopo aver costruito una bolla nelle loro case durante il periodo di lockdown, si sono sentiti sempre più a loro agio con il passare del tempo risultando così riluttanti ad uscire.
E’ successo a molti adulti, perché non doveva accadere ai più giovani?
La casa è diventata il posto sicuro in cui non ci sono avvertimenti, minacce e pericoli per sé e la propria famiglia.
Anche i giovanissimi, che non hanno una grande capacità di analisi dei rischi, hanno sentito che l’unico modo per contenere la loro ansia era rimanere in casa e qualsiasi proposta avanzata dai genitori non ha trovato immediati riscontri positivi, dando avvio a una contrattazione infinita.
Cosa possiamo fare?
E’ importante individuare la causa dell’ansia che porta a questo modello di evitamento e senza screditarla, può valere la pena iniziare a dare una piccola spinta per interrompere questa abitudine.
Inoltre, può essere utile incoraggiare gradualmente i bambini e i ragazzi a spostarsi e scoprire luoghi più lontani, con entusiasmo e curiosità.
Per saperne di più e condividere riflessioni, scrivici o contattaci.
Dott.ssa Sara Salvietti