La gazzella deve la sopravvivenza alla sperimentazione della paura che le ha permesso di avvertire il pericolo e reagire con tempestività. E’ proprio per questa ragione che l’evoluzione ha premiato le gazzelle più paurose, per contro quelle più tranquille sono finite ad alimentare i propri predatori (L. Fornaro, 2012). Proprio quando viene abbassata la guardia e diminuiti i comportamenti di auto protezione subentra la possibilità di incorrere nel rischio per se stessi.

Anche l’accesso di paura, spesso non è facilitante per il proprio benessere. Abbassa il sistema immunitario e può essere fonte di pericolo, insidiando una situazione di vulnerabilità per la persona che può diventare fonte di stress.
Cosa possiamo fare?
Si consiglia di attivare le nostre parti vitali di noi stessi e alimentare le buone abitudini nella routine quotidiana.
La ricerca dimostra che alcune strategie sono utili a migliorare la propria salute fisica ed emotiva tra cui:
–Meditazione, una pratica sana e spirituale che accomuna molte culture;
-Dose quotidiana di esercizio fisico che aumenta la longevità e la qualità della vita;
-Aggiungere della musica ai propri giorni, per calmare le esperienza di stress;
-Scrivere un diario con le proprie riflessioni o stati d’animo;
-Ricercare piccole cose positive diventa un’opportunità per inserirsi in una spirale positiva verso l’alto che migliora l’umore. La ricerca stessa delle piccole cose, amplifica la consapevolezza, attiva le risorse professionali e aumenta la motivazione nell’individuare nuovi aspetti in questo circolo virtuoso.
Sara Salvietti (2022)