
La stanchezza incide inevitabilmente sull’efficienza della competenza mentale, sul livello di attenzione di un individuo. Per questa ragione, poter aiutare a ripristinare adeguati livelli di attenzione può diventare una questione di una certa urgenza.
Trascorrere del tempo in ambienti che facilitano questo recupero, aiuta così a ripristinare una capacità vitale.
Dalla sua nascita la psicologia ambientale ha studiato l’interazione individuo – ambiente ovvero l’influenza dell’ambiente sulle esperienze umane, sul comportamento e sul benessere, così come l’influenza degli individui sull’ambiente stesso. Anche una semplice pianta indoor all’interno di un ambiente artificiale può portare effetti benefici sulla salute (Park, 2006).
Più che ci chiudiamo nelle mura domestiche e più qualsiasi contatto con la natura acquista valore.
La natura è una componente importante nella vita delle persone e più l’ambiente è ricco di biodiversità e più il benessere psicologico aumenta.
Il contatto con la natura rigenera il pensiero, sviluppa emozioni positive e contribuisce alla creazione di un senso di identità.
Se l’uomo a cospetto della natura è per di più un passivo osservatore, la natura diventa un soggetto attivo e capace di “affascinare” (Kaplan, 2001).
A contatto della natura è l’attenzione che entra in gioco, ed è proprio lei che si può riposare e rigenerare, migliorando così le capacità cognitive e l’umore della persona.
RICERCA BIBLIOGRAFICA
Kaplan S. (2001). “Meditation, restoration and the management of mental fatigue”. Environment and Behaviour, 33(4), 480-506 Park, S.-H. (2006). Randomized clinical
trialsevaluating therapeutic influences of ornamental indoor plants in hospital
rooms on health outcomes of patientsrecovering from surgery. PublishedDissertation,
Kansas State University.
Sara Salvietti